lunedì 2 maggio 2011

‘I MILITARI FASCISTI OCCUPANO PIAZZA DI SPAGNA E LA ZONA UNIVERSITARIA’.


Verso le quattro e un quarto del mattino, quando la brezza che arriva dal mare porta sempre con sé un po’ di frescura, tre squadroni appiedati del reggimento di cavalleria di Montesa cominciarono ad uscire dalla caserma di calle Tarragona. Furono quelle le prime truppe che sortirono dagli acquartieramenti. Il primo squadrone dopo un iniziale scontro a fuoco di una ventina di minuti con le guardie di Asaltos occupò Plaza de Espana, dopo avere fraternizzato con un’ altra compagnia di ‘asaltos’ che la dovevano difendere .
Nella calle di Cruz Cubierta all’altezza dell’Alcadia di Hostafrancs , il Comitato di Difesa aveva eretto una barricata che sbarrava la strada. Le truppe che erano uscite dalla caserma dei Docks disponevano di due pezzi di artiglieria che avevano posizionato proprio davanti alla fontana del centro della piazza de Espana . I militari tirarono un obice contro la barricata di Hostafrancs che impattò in un piccolo parapetto che era stato alzato all’inizio di calle de Riego. Il proiettile fece otto morti e dodici feriti. Era uno scenario dantesco . Braccia e pezzi di cadaveri scaraventati sugli alberi e sui fili della tranvia. La testa di una donna decapitata fu lanciata settanta metri più avanti. I soldati controllavano così Plaza de Espana e la tennero in loro possesso fino alle tre del mattino.
Il secondo squadrone con una sezione di mitragliatrici a cui si aggiunse un gruppo di militanti di destra furono fatti segno a colpi d’arma da fuoco in Calle Valencia , però riuscirono a conseguire il loro obiettivo che era quello di dominare plaza de la Universidad e occupare le facoltà universitarie sulle cui torri piazzarono le mitragliatrici. Arrestarono tutti quelli che trovarono nella zona, tra cui Angel Pestana, il dirigente sindacale dall’austera figura, a cui dolevano certamente la ferita al capo, alla gola, al petto e a un braccio che erano il risultato di un attentato delle ‘pistole’ della Libre di tanti anni prima , che per fortuna non fu riconosciuto da nessuno . Fino a quel momento, tutto sembrava procedere per il meglio. I soldati poterono fermarsi anche a fumare una sigaretta.
Ma all’improvviso, alla Ronda Universidad  un gruppo armato del POUM che pareva uscire dal nulla, attaccò i soldati . Durante il resto della mattinata i sollevati furono obbligati a ripiegare verso gli edifici dell’ università incalzati da un gruppo di guardie di Asaltos con i quali si erano scontrati e con gente del POUM che aveva occupato il Seminario dal quale sparavano sui soldati che si erano posizionati nei giardini dell’Università.
Completamente circondati , demoralizzati e quasi privi di munizioni, i soldati si arresero alle due e mezzo di notte a un distaccamento della Guardia Civil uscendo nella strada circondati dai civili che avevano tenuto prigionieri fino  a poco prima.

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